LA FAVORITA: un film originale






La favorita, regia di Yorgos Lantimos, autore di The Lobster con Colin Farrel e Rachel Weisz la quale ritroviamo anche in questa sua ultima opera. Allora il film racconta uno spaccato di corte ai tempi della regina Anna, la cui storia non è conosciutissima a differenza di altre regine assai più presenti nella cinematografia come Elisabetta I o Maria Stuarda (in effetti non è che me ne vengano in mente tantissime altre, aggiungete voi qualche altro nome nei commenti). Dunque la scelta di portare sullo schermo la storia di un regina poco conosciuta è comunque già una scelta coraggiosa. Ma sappiamo bene che è sempre importante come si raccontano le storie piuttosto che le storie in sé a dover essere avvincenti. E vi assicuro che il metodo scelto da Lantimos lo è di certo.

Sì, come sicuramente avrete letto o sentito, qualora ancora non aveste visto il film, la regina Anna era propensa ad avere rapporti sessuali con delle donne ma anche questo aspetto, che è di certo in parte romanzato, non è di per se il fulcro della storia. Quindi abbiamo di fronte un film che non utilizza la tematica LGBT come soggetto della storia, come poteva essere un La vita di Adele o Chiamami col tuo nome (seppur in maniera minore). Il vero fulcro della storia sono le avvincenti dinamiche di corte, mai banali e viste sempre con un occhio particolare (l'effetto obiettivo in più di una scena). E' come se Lantimos ci permettesse di scrutare la vita di corte in prima persona, rendendoci possibile vedere le meravigliose stanze di corte e le varie dinamiche tra i protagonisti. Quindi a differenza di tanti film storici abbastanza stucchevoli (le relazioni pericolose con una meravigliosa Glenn Close è un film abbastanza impegnativo ammettiamolo, tanto per citarne uno fra tanti), qui viene utilizzato uno sguardo che ce ne permette una lettura diversa, dinamica e originale.

Dunque un film storico, ovviamente romanzato, tante le inesattezze, di cui però ci importa poco, perché attirati dagli intrighi di corte, dai vari rappresentanti dei partiti dell'epoca, dalle battute sagaci e dalle svolte di trama. Un film che incuriosisce con le sue inquadrature e una fotografia sempre al servizio della sceneggiatura che mi ha sorpreso non poco. Passiamo ora a parlare degli interpreti: Rachel Weisz a cui credo il regista sia molto legato professionalmente in quanto protagonista di The Lobster, film che gli ha reso notorietà. Diciamo che Rachel Weisz per me resterà per sempre l'attrice di La mummia, cult movie anni 90 che hanno fatto una miliardina di volte su Italia 1 ma che vedo sempre con molto piacere. Dopodiché ho cominciato ad apprezzarla sempre di meno, a mio avviso ha la solita espressione e non mi comunica molto, non è un'attrice mediocre, tutt'altro ma sicuramente sopravvalutata. Poi c'è Emma Stone che da Birdman in poi abbiamo visto praticamente dappertutto ragion per cui mi stava veramente per stufare ma in questo film l'ho apprezzata molto, un interpretazione frizzante, contenuta a tratti e spassionata in altri. Olivia Colman, abbastanza irriconoscibile, veramente ma veramente brava non ho da recriminarle nulla. Mi è piaciuto molto anche Nicolas Hoult, con quella parrucca esageratissima e il trucco tipico dell'epoca, anche la sua interpretazione è stata molto fuori dalle righe un pò in linea con tutte le altre.

Insomma quando tutti parlano di un film c'è sicuramente più di un motivo per vederlo. Grazie Lantimos!







Yorgos Lanthimos

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