DUMBO DI TIM BURTON: merita di essere visto?
Faccio una premessa importantissima, non ho mai visto il cartone animato di Dumbo. Sì ero una bambina a cui non piacevano i film della Disney, per lo meno alcuni, Dumbo era fra questi. Dunque non posso fare dei paragoni tra il Dumbo che ho visto ieri sera, diretto da Tim Burton e il cartone che hanno visto praticamente tutti. Non so se questo sia un vantaggio o meno, ma sicuramente sono andata senza, aspettative o influenze relative al cartone animato.
Innanzitutto prima grandissima sorpresa (almeno per me che non ne ero a conoscenza): Danny De Vito, il nostro meraviglioso e pazzesco Danny De Vito. Io ve lo giuro che nonostante il doppiatore italiano fosse quello che lo ha doppiato in molti altri film, ovvero Giorgio Lopez (doppiatore fra gli altri anche di Dustin Hoffman), l'ho riconosciuto dopo qualche minuto e ne sono rimasta subito affascinata. Era un bel pò di tempo che non lo vedevo e quindi la prima nota di merito è la sua presenza.
Ma veniamo al punto saliente, Tim Burton è tornato? Il film ricalca lo stile dei film che amiamo di più? Partiamo dal fatto che il grande pubblico si è accorto da più di qualche tempo che dall'altra parte dell'oceano sono un pò a corto di idee. Numerosi i remake negli ultimi anni, su una serie infinita di film sui supereroi e di sequel annessi. Il remake è sempre un male? Assolutamente no, pensiamo al recente "A star is born" di Bradley Copper con Lady Gaga protagonista, è addirittura il terzo remake del film del 1937 diretto da William A. Wellman. Ma nel caso di alcuni tipi di remake, come appunto è nata una stella, riproporli anche a distanza di decenni non dispiace perché cambia il contesto musicale e sociale e quindi inevitabilmente cambia anche in parte la trama del film. Per Dumbo dunque c'era o non c'era questo bisogno di rivederlo sullo schermo? La risposta almeno per me è che sicuramente non c'era questo grande bisogno di avere un'altra pellicola del film dopo il cartone animato del 1941 che è diventato uno dei cult della Walt Disney, ma è vero anche che c'è stata e c'è la curiosità di vedere un riadattamento da parte di un regista con Tim Burton che di animazione non è di certo estraneo.
Dunque, nonostante un inizio con un ritmo un pò lento, il film merita di essere visto, se non altro per le strepitose scene di animazione all'interno del circo. Avrei da ridire qualcosa sulla durata perché per essere un film indirizzato ad un pubblico più piccolo è eccessivamente lungo, ma l'ultima parte scorre velocemente e tiene con il fiato sul collo. Mi ha ricordato in alcune scene, il remake della fabbrica di cioccolato per alcune atmosfere e forse anche per la presenza della bambina so tutto io che parla come una quarantenne per tutto il film (la figlia di Colin Farrel alias Holt Farrier).
Ecco io non mi sento totalmente di dire che con questo film Tim Burton sia ritornato ai fasti di una volta, ma sicuramente si sente il suo tocco e ricorda molto quello di un tempo. Non mi scordo di citare la bellissima e divina Eva Green, grande sorpresa anche lei (non mi ero informata per nulla sul cast), presente anche in altri due recenti film di Tim Burton: Miss Peregrine e in Dark Shadow. Devo dire che per il ruolo della donna volante nel circo con degli splendidi costumi anni trenta è veramente perfetta.
Da vedere soprattutto in questi 4 giorni di cinemadays.
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