IRON MAN: la rinascita di Robert Downey Junior
Chi mi segue sulla pagina di Facebook sa bene che sto iniziando a vedere tutti i film della Marvel, dopo aver concluso la saga di Captain America, ho deciso di iniziare un'altra importantissima trilogia: quella di Iron Man. Il mio amore per Robert Downey Junior cresce sempre di più, oggi ho rivisto il primo film, Iron Man, che vidi una decina di anni fa su SKY. Come ricordo bene il momento in cui Stark decide di svelare in una conferenza stampa che è lui il vero Iron Man...Aspettavo il finale con una certa nostalgia di quel periodo in cui Sky era il Netflix di un tempo...ma molto meglio.
Ebbene essendo passati dieci anni non ricordavo bene un gran numero di passaggi, ricordavo bene gli aspetti principali come quello del rapporto con Popper alias Gwyneth Paltrow, perfetta nei panni della segretaria tutto fare (dedita anche a buttare la "spazzatura") di Stark, lei bella, elegante e timorosa, lui eccentrico, sarcastico e spudorato. Il finale pazzesco, mi ero però dimenticata di un aspetto importantissimo: quello della costruzione della prima armatura di Iron man (costruita con qualche rottame in una caverna come avrà da dire il villain del film interpretato da Jeff Bridge). Tony Stark celebre magnate del mercato delle armi cade in ostaggio di un gruppo di terroristi e lui con la sua brillante astuzia riesce ad uscire dalla caverna costruendosi una potentissima armatura che lo rende praticamente immune da qualsiasi arma da fuoco. Ricorda quasi un moderno Vulcano dio del fuoco che costruisce le proprie armi con i metalli della terra. Una volta uscito dalla caverna però, Stark ha imparato un'importante lezione, le armi di cui lui è lo stesso inventore hanno causato la morte anche di persone innocenti, come i parenti del medico ostaggio insieme a lui nella grotta che gli ha salvato la vita. E' il dilemma primordiale della creazione delle armi, se utilizzate nella maniera sbagliata possono diventare una fonte di distruzione di massa e quindi essere utilizzate per uno scopo totalmente diverso da quello per cui erano state create.
Tony Stark riesce ad uscire dalla caverna in cui era prigioniero, ma è deciso a costruirsi la stessa armatura ma molto più resistente, potente e duratura. Il progetto è segretissimo e le scene in cui si cimenta nelle varie prove con i soli assistenti dei robot sono esilaranti, puro e magico intrattenimento. Le inquadrature stile documentario del robot adibito alla documentazione delle varie prove e della nascita dunque di Iron man, l'altro robot con l'incarico di spengere il fuoco in caso di combustione, ho adorato ogni momento. Ma soprattutto ho adorato lui: Robert Downey Junior, il film senza di lui non sarebbe stato così meritevole. Iron Man ha rappresentato la rinascita per l'attore, intrappolato nell'etichetta di tossicodipendente a causa di alcuni arresti per uso di stupefacenti dimostrò al mondo intero di essere in ottima forma e di riuscire ad essere protagonista di un film il cui botteghino mondiale fu di più di mezzo milione di dollari. Da lì fu tutto un percorso in salita, è attualmente uno degli attori più pagati di Hollywood, ed è uno dei volti più celebri del mondo Marvel. Ma la sua carriera è proseguita con film come Sherlock Holmes per cui vinse un Golden Globe, insomma Robert Downey Junior non costruì solo l'armatura per diventare Iron Man ma si costruì anche il ruolo che gli avrebbe permesso di rinascere come attore.
Curiosissima di vedere gli altri due ilm della saga ovvero Iron man 2 e 3, sono sicura che non mi deluderanno. Sì lo so...solo qualche anno di ritardo…Ma sapete che me la prendo comoda
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