Eva contro Eva: cosa ci insegna ancora oggi
A volte Netflix riesce a regalare delle gemme preziose del cinema, a sorpresa infatti ho trovato Eva contro Eva, il cui titolo originale, come ci ricorda bene Almodovar in "Tutto su mia madre" è "All about Eva", ma ammettiamolo, la traduzione del titolo in originale, ovvero "Tutto su Eva" non avrebbe avuto lo stesso fascino che evoca ancora oggi "Eva contro Eva" e quindi il cambiamento di traduzione in questo caso non ci dispiace affatto.
Ed effettivamente Eva contro Eva evoca uno scontro, che è poi alla base del film, uno scontro tra due donne, tra un apparentemente docile e gentile Anne Bexter che interpreta appunto Eve Harrington (si scoprirà poi non essere il suo vero nome) e una fiammeggiante ed esplosiva Bette Davis che interpreta invece la stella acclamatissima del teatro Margot. Eve entra nella vita di Margot in punta di piedi, si presenta a lei, al ragazzo Bill e al suo entourage con una storia molto commovente, che si scoprirà poi essere stata ben studiata: "dovevo farmi piacere da Margot", in cui racconta di aver perso il marito in guerra e che a San Francisco ha cominciato a seguire tutte le pièce teatrali di Margot. E da lì comincia la sua interpretazione di Eve Harrington, pronta a tutto pur di ottenere il successo e la fama. A poco a poco, essendo diventata la segretaria di Margot, riesce a diventare amica di tutte le persone a lei più vicine, ma ad un certo punto è la stessa Margot a capire che c'è qualcosa che non va in quella dolce e gentile segretaria. Eve infatti si dimostrerà un'astuta manipolatrice, pronta a tradire Margot per poterle rubare la scena e anche il fidanzato. Margot d'altro canto, si fa mal volere da tutti con il suo atteggiamento da paranoica che ha paura di perdere il successo e il fidanzato a causa della sua età e della giovane rivale.
La trama d'altronde è conosciuta più o meno da tutti, ma è giusto porre l'attenzione sul finale che riesce poi a trasmettere bene la volubilità degli eventi e di quanto alla fine ognuno riceva ciò che si merita. Da sola nella sua stanza d'albergo Eve, scopre con sorpresa che si è intrufolata una sua fan, molto giovane e ambiziosa che farebbe di tutto per poterla assistere nei vari spettacoli, Eve stanca e delusa nonostante il premio ambitissimo vinto, decide di tenerla e si va a riposare. Bussa alla porta Addison, il produttore invaghitosi di Eve sin dall'inizio e aveva sgamato la sua falsa. Vedendo questa giovane ragazza che sembra già essere la sua assistente le consegna il premio di Eve e le consiglia di farsi suggerire da lei se vuole diventare una grande attrice. E così la ruota messa in moto da Eve intrufolandosi nell'esistenza di Margot non avrà fine con la sua ascesa a grande attrice di teatro, ma dovrà vedersela anche lei con la ragazza assetata di successo che era stata lei stessa.
Eva contro eva ci insegna quanto l'animo femminile e dobbiamo ammetterlo con rammarico, molto più di quello maschile, sia propenso all'invidia nei confronti di altre donne, da piccole e grandi ripicche, da astuti piani per poter ottenere le attenzioni degli uomini, una lotta che esiste da tempi primordiali e che fa parte del nostro DNA: ci mostriamo disponibili, buone tra di noi e poi ci trasformiamo in veri e propri diavoli. Fin quando non arriva una Bette Davis a dirci che i premi ottenuti possiamo anche metterceli lì dove dovremmo avere un cuore.
Commenti
Posta un commento