QUELLO CHE NON SO DI LEI: Polanski, Green e Segneir
Cosa succede se metti insieme nello stesso film Emmanuelle Segneir ed Eva Green? E cosa succede se entrambe sono dirette da Polanski? Avviene che abbiamo un film come Quello che non so di lei, passato abbastanza inosservato a differenza di altri suoi film, e non propriamente apprezzato da critica e pubblico. Allora io non vi dico che è uno di quei film di visione tranquilla e piacevole, è piuttosto un film in puro stile Polanski, c'è la sua firma indelebile, ed è proprio questa la forza del film.
Vi parla una che ha adorato Venere in pelliccia, tra l'altro uno dei pochi film che ho visto più di due volte, e lì c'era l'apoteosi dello scontro/incontro tra un uomo e una donna, tra l'attrice e il regista, Emmanuelle Segneir semplicemente straordinaria nei panni della Venere, pazzesca, esplosiva, l'ho adorata e adoro ogni battuta che le hanno scritto. Qui il suo ruolo è completamente opposto, una scrittrice alle prese con il successo del suo libro e l'incontro con una donna molto particolare. E questa donna non può altro che essere Eva Green, la splendida va Green, troppe volte legata a ruoli in film fantasy, riesce a dare delle performance drammatiche eccezionali. Tra l'altro la somiglianza con la sua collega più grande rende un'aurea ancora più misteriosa alla trama.
Ad un certo punto si comincia a capire la vera natura di Eva Green, subentra il thriller, ma a quel punto lo spettatore è libero di dare mille interpretazioni, Eva Green è l'alter ego della protagonista? E' il personaggio su cui ha sempre voluto scrivere? Esiste realmente? O è tutt'al più quell'amica immaginaria di cui lo stesso personaggio di Eva Green (Elle ovvero Lei in italiano, diminutivo di Leila ma in realtà chiaro segnale che la soluzione non è in lei ovvero Eva Green ma Lei intesa come Emmanuelle Segneir) parla raccontando di alcuni fatti della sua vita alla protagonista?
Un film profondo e incisivo come solo Polanski riesce ad essere.
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