Papillon: una storia sublime


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Forse un decennio fa se non di più, a 12/13 anni volli vedere su sky papillon (quello di F. Shaffner), lo stavano dando spesso in quel periodo ma ricordo che lo ritenni troppo pesante e lasciai perdere (vabbè forse a quell’eta’ e’ comprensibile 😂).
Fatto sta che quando ho visto il trailer del remake ho pensato che avrei assolutamente dovuto vederlo, purtroppo però come capita per alcuni film, mi sono dimenticata della sua esistenza e l’ho rivisto solo l’altra sera e ancora ci sto pensando...
Innanzitutto papillon è tratto da un libro che vendette qualcosa come 13 milioni di copie ed è una delle storie più toccanti e profonde di sempre. Henri Charriere è condannato alla detenzione a vita nell’isola del Diavolo, per un delitto che non ha commesso e per cui è stato incastrato. Durante la prigionia fara’ amicizia con il falsario Louis Dega.
La storia la conoscono un po’ tutti. Ammetto comunque di averla conosciuta solo nel momento in cui ho visto il film. Dunque io non sapevo come sarebbe andato a finire il film, ed effettivamente è stata una fortuna perché sono rimasta con il fiato sospeso fino alla fine. Dunque per rispetto di quelle persone che come me non conoscono la storia di Papillon ne parlerò solo alla fine.
Se nel film del 1973 Papillon fu interpretato da Steve McQueen, nel remake abbiamo niente meno che Charlie Hunnam, l’indimenticabile Jax di Sons of Anarchy (se non avete mai visto la serie dovete assolutamente recuperarla, attualmente è disponibile su Netflix).
Io chiaramente ho adorato il personaggio di Jax e nonostante non lo avessi visto in altri ruoli ho pensato che se la sarebbe cavata interpretando il personaggio di Papillon e che sarebbe stato interessante. Tra poco vi dirò se mi ha convinto o meno. Nel ruolo di Louis Dega abbiamo invece Rami Malek, che ora tutti conoscono per aver interpretato Freddy Mercury nel film ”Bhoemien Rhapsody” ma che in realtà ha alle spalle numerosi altri ruoli, tra cui questo di tutto rispetto. Allora devo essere sincera, nonostante Malek non mi stia particolarmente simpatico per motivi soggettivi, è stato veramente bravo e si è calato completamente nella parte. Mi è piaciuto molto di più di Hunnam (lo dico a malincuore), purtroppo ritengo che Charlie Hunnam, come spesso accade a molti altri attori, sia rimasto ‘intrappolato’ nella parte che lo ha reso famoso ovvero quella di Jax in Sons of Anarchy, non vi sto dicendo che non mi è piaciuto semplicemente mi è piaciuto di più Malek e ho riconosciuto in Charlie Hunnam molte espressioni che gli ero solita notare in Sons of Anarchy. Ma entrambi gli attori danno il meglio di loro nelle parti finali del film.
Come faccio spesso, tendo a parlare e ad interessarmi di più alla trama del film, piuttosto che degli aspetti tecnici. In questo caso vi posso dire comunque che nonostante si trattasse della prima opera cinematografica di Micheal Noer, si tratta un ottimo lavoro, una regia pulita ed immediata, nel senso che non ha fatto troppi giri di macchina impressionanti ma ha comunque portato a casa il lavoro. Degne di merito anche la fotografia e il montaggio. Le due ore e mezza del film non si sentono per nulla, nonostante io ancora non abbia visto il film con Hoffman degli anni settanta ritengo comunque il remake sia cosa buona e giusta: a volte un film a distanza di tanti anni ci vuole, per vedere in che modo nuovo potrebbe essere vista una storia così famosa, come fu anche per Jane Eyre.
Ed ora passiamo alla parte spoiler, se si può parlare di spoiler con Papillon...Allora la storia nel libro da cui è tratto il film è autobiografica, quindi sin da subìto mi è venuto il magone perché Papillon viene incastrato in questo omicidio, probabilmente incastrato dal tizio al quale portava i piccoli diamanti che rubava. Cambia così il corso degli eventi per la vita di Papillon, viene condannato al carcere abvita e deve lasciare la Francia per andare in uno dei peggiori carceri della Guyana francese. Le condizioni di vita del carcere sono pessime, da un punto di vista igienico e di alimentazione, continui lavori forzati, rischio di perdere la vita ogni giorno e le guardie trattano i carcerati come dei non umani, come delle bestie. Quando Papillon incontra Louis Dega, riconosce in lui una persona perspicace e intelligente e gli chiede di aiutarlo a finanziare la fuga. Dopo vari tentativi, arriva quello che gli dovrebbe portare alla salvezza e alla libertà, ma purtroppo il piano finisce male e finiscono in una costa della Colombia, dove c’è una comunità cattolica insidiata in un villaggio di autoctoni, chiaramente le suore chiamano le guardie e Papillon finisce in isolamento per 5 anni. Ed è a questo punto della storia che si rivela il personaggio di Papillon: lui è intento ad andarsene via dal villaggio dove sono capitati, perché ha capito che delle suore non ci si può fidare e mentre sta per andare via vede che stanno arrivando le guardie francesi per arrestarli (le suore sapevano da dove venivano lui e gli altri carcerati in fuga) e piuttosto che salvarsi la pelle decide di tornare indietro e avvertire Luis Dega del pericolo. Verranno riportati al carcere, papillon in isolamento e Dega direttamente all’isola del diavolo. Dove dopo tanti anni si ritroveranno insieme, Papillon che pur di salvare l’amico si è fatto 5 anni di isolamento e Dega, invecchiato ed incurvato dagli anni di prigionia. La prova che alcune amicizie sono più forti di qualsiasi altra cosa, l’idea del non lasciare da solo il proprio amico, di rischiare comunque di condividerne il destino, seppur tragico. Quando credi che oramai non ci sia più speranza, Papillon decide di progettare l’ennesima fuga, lui non si è mai meritato quegli anni di prigionia e vuole far di tutto pur di riottenere la libertà perduta. Nel momento in cui arriva il momento di lasciare l’isola, Dega rivela al suo amico che lui deve rimanere sull’isola per lo stesso motivo per cui lui se ne deve andare: perché il suo posto è la’. Ed è così che i due si danno l’ultimo saluto.
Papillon riuscirà a salvarsi arrivando in Venezuela dove si farà una nuova vita. Scriverà un libro che diventerà uno dei più famosi in tutto il mondo e in cui testimonierà le condizioni disumane in cui i francesi tenevano i loro detenuti nelle colonie. A papillon e alla sua perseveranza nel riottenere la libertà perduta.


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