The VVitch: imperdibile e inquietante
Cosa rende unico questo film? Tutto. Dalla regia, alla fotografia, alla scenografia, alla recitazione, alla tensione e soprattutto all'inquietudine che infonde sin dalla primissima scena. Il film è ambientato nel 1630, nel New England, abitato inizialmente dalla popolazioni native, divenne poi la meta di numerosi padri pellegrini, appartenenti a minoranze religiose.
Anche William, insieme alla sua famiglia appartiene ad una sorta di minoranza religiosa nel piccolo villaggio dove abitano e decide così di abbandonare la comunità puritana per rifugiarsi insieme alla moglie e ai cinque figli nei pressi di un bosco. Ed è subìto il bosco al centro dell'attenzione, per via delle inquadrature e musiche inquietanti. Il bosco che da sempre rappresenta nell'immaginario collettivo un luogo popolato da numerose forze, appare ancor più misterioso e pericoloso dall'occhio con cui ce lo fa guardare il regista Eggers. Il bosco dove la madre vieta di far andare i propri figli, il bosco dove sembra abitare la strega a cui sembra alludere il titolo del film. Il bosco, che è l'unica realtà che si pone dinnanzi alla vista di questa povera famiglia del 1600. Eppure le insidie sembrano nascondersi anche al di fuori del bosco, tra i membri della famiglia cominciano a nascere dei dissapori, che nel corso del film crescono sempre di più, fino a culminare in un sorprendente finale. Il sospetto di stregoneria comincia a diffondersi tra i membri della famiglia quando scompare il bambino più piccolo (la scena in cui avviene è semplicemente meravigliosa), Thomasin, la figlia adolescente è accusata dai fratellini più piccoli di essere una strega e di aver fatto scomparire il fratellino neonato. La madre sembra covare un odio terribile nei confronti della figlia femmina (forse invidiosa della sua bellezza?), il padre sembra invece difendere la figlia e cercare di rimettere ordine, il fratellino Caleb cerca invece di aiutare la famiglia a sopravvivere ed è giustamente tormentato dai primi desideri sessuali che inevitabilmente si riversano sulla sorella adolescente. Tenta quindi di sopprimere e nascondere questi desideri e sarà poi vittima lui stesso della stregoneria.
E' tutto un susseguirsi di accuse, sospetti e di pentimenti. La fede è al centro di tutte le azioni, bisogna cercare di pentirsi e non cadere nel peccato e quindi nel diavolo. Interpretazioni incredibili da parte di tutti gli attori: Anya Taylor-Joy, alla sua seconda apparizione al cinema, credibilissima nella parte di una ragazzina adolescente, l'avete sicuramente vista in Split e nell'ultima serie di Peaky Blinders. Ralph Ineson, nella parte del padre, lo avrete già visto in Harry Potter. Kate Dickie nella parte della madre nevrotica, ve la ricorderete per aver recitato in Game of Throne. E una nota di merito a Caleb e ai gemellini, anche loro, seppur giovanissimi veramente molto bravi.
Che dirvi, The Witch è un film horror, che è molto più di un film horror, un film che tiene con il fiato sospeso per tutta la durata, ed è la dimostrazione che non servono scene di sangue o altro per mettere paura nello spettatore (vedere per credere). Non vedo l'ora esca il secondo lungometraggio di Robert Eggers con William Defoe e Robert Pattinson: The lighthouse. Si preannuncia un film da non perdere. Tra l'altro altra nota di merito, Eggers ha scritto anche la sceneggiatura del film e come ci è esposto nella parte finale, si è ispirata ad una serie di racconti, diari e resoconti giudiziari del tempo. Il che rende ancora il tutto molto più inquietante...
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