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TOLO TOLO: Zalone ha fatto un film fascista?

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                                   Visto ieri in una sala abbastanza piccola di Trevignano ma in ogni caso piena. Faccio una piccola premessa a me la comicità di Zalone non fa entusiasmare, sicuramente tra tutti i comici italiani è quello che al momento apprezzo di più (ovviamente nessuno batterà mai i miei adorati Aldo, Giovanni e Giacomo) e quindi i precedenti film di Zalone li ho visti tutti in tv, non avevo mai avuto gran voglia di andare a vederli al cinema.  Di questo film si è detto di tutto e di più: quando era uscita solo la clip della canzone immigrato si era gridato al film fascista/sovranista. Poi quando è uscito il film nelle sale sono andate per la maggiore tutte le recensioni in cui veniva detto che il film era una critica al sovranismo e all'italiano razzista ecc. Ma dico lo avete visto il film? Ok che uno ci vede quello che vuole in un film però… Checco Zalone...

Assassinio sull'Orient Express: quello del 1974

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  Secondo voi potevo non vedermi anche la versione originale del 1974 di "Assassinio sull'Orient Express"? La versione diretta da Sidney Lumet (per citare qualche titolo recente del regista in questione ricordiamo "Onora il padre e la madre"), risulta avere dei ritmi molto più lenti ma l'ho preferita di gran lunga a quella del 2017 e vi spiego il perchè. Apparte degli interminabili titoli di testa iniziali anche abbastanza bruttini da vedere, sin dalle prime scene viene nominato l'Orient Express, ci viene presentato l'investigatore interpretato da Albert Finney e via via tutti gli altri personaggi che si apprestano ad entrare nelle cabine del treno. Un cast veramente eccezionale di cui vi parlerò pian piano. Ma iniziamo dal nostro amato investigatore belga, baffetto e capello nero laccato di gel, questo è il Poirot che ci immaginiamo nelle nostre teste e l'interpretazione di Finney la trovo eccezionale. Sembra essere esattamente come lo ha...

Royal affair: Mads Mikkelsen e Alicia Vikander nella corte danese

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      Candidato come miglior film straniero nel 2013. Racconta di una storia poco conosciuta ma appassionante. Troppo spesso ci si concentra su quelli che furono i tempi dell'illuminismo in Francia, qui abbiamo invece un'ambientazione inusuale e altrettanto interessane: la corte in Danimarca. Ci imbattiamo nella storia che coinvolse Christian VII, giovanissimo re di Danimarca e la cugina quindicenne Carolina Matilde. Christian VII fu un sovrano dotato si di grande intelligenza ma affetto da crisi di schizofrenia. Sicuramente nel film l'aspetto caratterialmente eccentrico viene messo in evidenza ma rende comunque l'idea di un matrimonio che per la consorte risultò una prigione (come d'altronde la maggior parte dei matrimoni regali del tempo).  La principessa inglese Carolina Matilde, Alicia Vikander, deve abbandonare la sua amata Inghilterra per sposare il sovrano di Danimarca. Incuriosita e felice si accorgerà con il tempo che dovrà essere intrappolata tutta ...

Assassinio sull'orient Express: dov'è il dramma?

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                                   Assassinio sull’Orient Express è un film che mi piace a metà. Nel senso che addirittura l’ho rivisto per ben due volte, cosa che non avviene spesso. Perché adoro i romanzi gialli, adoro Poirot. Però quello che non riesco a concepire è quella comicità che hanno voluto inserire e quel dramma che invece manca. Perché ciò che affascina di Assassinio sull’Orient Express è il dramma che si nasconde dietro l’omicidio.  Si è molto interessante capire anche come Poirot indaga la psicologia dei vari personaggi, il modo in cui riesce a mettere insieme i vari dettagli ed arrivare alla soluzione. Ma la vera forza del romanzo è insita nel dramma che si portano dietro i vari personaggi e tutto ciò o non viene trattato o è trattato nel modo a mio avviso sbagliato.  Kenneth Branagh è un ottimo Poirot, molto distante dall’immagine che abbiamo dell’investigatore...

Martin Eden: Luca Marinelli strepitoso

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                               C'è molto da imparare dai libri di Jack London e sicuramente tra i propositi del 2020 ci metto quello di leggerli il più possibile. Probabilmente comincerò da Martin Eden, il romanzo da cui è tratto il film di Pietro Marcello, uscito questo Ottobre sono riuscita a recuperarlo solo ora. Ma questo era un film che andava assolutamente visto al cinema. Raramente ci sono film italiani tratti da romanzi conosciuti in tutto il mondo e quindi già questo è un grandissimo merito sia per il regista che per la produzione. L'idea di scegliere un quotatissimo Luca Marinelli è stata più che apprezzata, non solo perchè il personaggio sembra essergli stato cucito addosso, ma perchè Luca Marinelli si riconferma, anche con questa interpretazione, uno dei migliori attori in circolazione, lo amo dai tempi della solitudine dei numeri primi. In ogni caso io non conoscevo la storia di Martin Ed...

Il filo nascosto: poesia e romanticismo

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Sono riuscita a recuperare un film del 2017 per la regia di Anderson, ovvero "Il filo nascosto". Il film segna l'ultima interpretazione di Daniel Day Lewis che ha dichiarato che poi si sarebbe ritirato. Speriamo non faccia seriamente in modo tale da poterlo rivedere in qualche altro film, la sua recitazione è qualcosa di sublime. Già il trailer mi intrigava particolarmente ma poi sentendone parlare in alcuni video su YouTube ho deciso di recuperarlo. Ambientato negli anni'50, ci fa entrare nel mondo della moda inglese di quegli anni, quando ancora non c'erano le numerose griffe che abbiamo oggi ma andavano per la maggiore le maison in cui le signore commissionavano gli abiti su misura, in modo tale che tutte le richieste venissero esaudite nei minimi dettagli. Reynolds Woodcock è uno stilista rinomato, perfezionista e abbastanza maniacale. E' anche un Don Giovanni che non si è sposato perchè per sua stessa ammissione è consapevole che non riuscirebbe ad ...

Il film più romantico del decennio

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Blue Valentine è intriso di un profondo dramma, un dramma ricolmo di malinconia e di nostalgia per un amore che si è concluso o non può evolversi in modo da perdurare. Derek Cianfrance ci regala un film unico e potente che riguarderei all'infinito ma che cerco di trattare come uno di cui vestiti a cui si tiene particolarmente e si cerca di utilizzare poco. Uscito in Italia a San Valentino nel 2013 è in realtà un film molto poco adatto a San Valentino, appunto perchè è di una "crudeltà" nel raccontare i retroscena di una storia d'amore veramente forte ma nello stesso tempo travolgente. La regia è delicata e ci permette di scrutare in maniera dettagliata le varie fasi e gli stati d'animo dei due protagonisti. Cindy e Dean sono sposati da anni ma attraversano una crisi che non riescono a superare, di cui la morte del loro cane ne è l'estrema rappresentazione. Cindy fa l'infermiera e Dean sta a casa con la bambina piccola. Quasi subìto dopo ci vengono ...